Fatih – Fener – Balat

Quartiere Çarşamba; è la zona più conservatrice e religiosa di Istanbul, sede di un ordine islamico molto conservatore. Al quartiere è associato un vestiario conservatore; molte donne indossano lenzuolo nero, mentre gli uomini usano indossare turbanti e tunica grigia. Perciò si può sentire come se si fosse andati in Iran mentre ci si cammina. Molti residenti di Çarşamba appartengono alla congregazione di un culto molto religioso.

Case Colorate di Fener e Balat: Con le sue stradine strette che scendono dalla collina e i suoi palazzi alcuni restaurati e altri ancora fatiscenti, Fener e Balat sono due quartieri molto tranquille, in cui si respira un’atmosfera vera e molto poco turistica.
Gli edifici colorati sono parte del fascino del luogo, pieno di botteghe artigiane e posti in cui assaggiare i sapori più vari.

Oggi il quartiere si sta lentamente ripopolando di giovani, che aprono nuove attività, tra cui caffè alla moda, negozi di design e gallerie d’arte, puntando spesso proprio sul colore per ravvivare un’area che negli ultimi anni, grazie alle foto pubblicate su Instagram, sta cominciando ad attrarre visitatori.

Scuola Greco-Ortodossa di Fener; la gente del quartiere chiama castello rosso e scuola rossa. Fu fondata nel 1881 dalla comunità greca. Divenne presto la scuola delle più importanti delle famiglie greche e di quelle cristiano ortodosse. La grande cupola in cima all’edificio è usata come osservatorio per i corsi di astronomia. Oggi la scuola insegna tutte le materie richieste dal ministero dell’istruzione turco aggiungendo anche lingua greca, letteratura greca e religione. Visita da fuori.

Patriarcato Greco-Ortodosso; fu sede del patriarca della chiesa greco-ortodossa dagli inizi del XVll. secolo. Nel salire i gradini per entrare nel patriarcato atraverso una porta laterale, si nota che la porta principale é saldata; ciò é avvenuto in memoria del patriarca Gregorio V, che fu impiccato proprio qui per tradimento nel 1821, dopo aver spronato i greci a rovesciare il governo ottomano, all’inizio della guerra d’indipendenza greca. Al centro del patriarcato si trova la chiesa basilicale di San Giorgio, che risale al 1720 ma contiene reliquie e arredi molto antichi,

Chiesa in Ferro (Chiesa Bulgara di San Stefano); conosciuta anche come la chiesa in ghisa, é unica nel suo genere; é interamente in ferro, comprese le colonne, le gallerie interne, il sofitto e i muri. Fu costruita a Vienna in una fabbrica nel 1896, trasportata pezzo per pezzo fino al Corno d’Oro e assemblata in loco. Tutte le parti erano fissate con dadi, bulloni, rivetti o saldature. La chiesa che digrada verso verso la costa del Corno d’Oro, si trova in un grazioso piccolo parco ricco di piante,

Fatih, Fener e Balat; come appre chiaramente a chi visita questi quartieri, nei secoli successivi dopo la caduda di Costantinopoli, ebrei e cristiani costituivano circa il 40 % della popolazione di Istanbul. A partire dall’epoca bizantina Balat ospitò ebrei greci, ai quali si unirono nel XV secolo gli ebrei spagnoli. Fener divenne un’enclave greca nel primo XVI secolo e numerosi facoltosi residenti ottennero posizioni importanti all’interno dell’Impero Ottomano. Fatih é una zona legata alla tradizione islamica radicale di Istanbul, in cui si incontrano molti più fedeli che in qualsiasi altra zona di Istanbul. I tre quartieri sono aree residenziali, le cui strade sono straripanti di file di panni stesi al sole di bambini che giocano,

Chiesa di San Salvatore in Chora; è considerata uno dei più importanti esempi di architettura bizantina sacra ancora esistenti, nata come chiesa ortodossa. Nel XVI secolo la chiesa fu trasformata in moschea dal gran visir Ali Pascià, e divenne museo statale nel 1958. A causa della contrarietà islamica, le figure umane, i mosaici e gli affreschi furono ricoperti di calce, ma non distrutti. L’interno è decorato con mosaici e affreschi, considerati fra le massime espressioni dell’arte bizantina, che rappresentano l’Incarnazione e la Salvezza, nella cappella funeraria il motivo iconografico è centrato sulla Risurrezione.

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