Fatih – Fener – Balat

Moschea di Zeyrek; in precedenza Chiesa di Cristo Pantocratore, rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura bizantina a Costantinopoli ed è, dopo Hagia Sophia, il secondo più grande edificio del periodo bizantino ancora in alzato. Nel 1124 l’imperatrice bizantina Irene costruì un monastero dedicato a Cristo Pantocratore. Dopo la morte di sua moglie, l’imperatore Giovanni II costruì una nuova chiesa dedicata alla Vergine Misericordiosa, e poi unì i due santuari a una cappella, la quale divenne mausoleo imperiale. Dopo la caduta di Costantinopoli l’edificio fu trasformato in moschea e conserva ancora i mosaici che sono ancora visibili.

Scuola Coranica della Moschea di Fatih; fu costruita nel 1471 come una parte del complesso della Moschea di Fatih. É una delle scuole professionalizzanti statali deputate alla formazione degli imam. Nella scuola dove attualmente 220 allievi studiano in pensione, sono coperti tutti i tipi di spese di soggiorno, alloggio e altre spese di istruzione degli studenti che continuano la loro istruzione e formazione presso la scuola,

Moschea di Fatih; era un complesso di edifici religiosi e civili, senza precedenti, costruita a pianta quadrata ad Istanbul nel 1470 per ordine di Fatih Sultan Mehmed, sul sito della chiesa bizantina dei Santi Apostoli, che era in rovina dai tempi della quarta crociata. La moschea comprendeva otto medrese, biblioteca, ospedale, ospizio, caravanserraglio, mercato, hammam, scuola primaria e cucina pubblica che serviva per preparare cibo per i poveri. La moschea Fatih fu il primo progetto monumentale della tradizione architettonica dell’Impero Ottomano.

Acquedotto di Valente; l’acquedotto di Costantinopoli che portava l’acqua alla capitale romana d’oriente dalla foresta di Belgrado fu completato durante il regno dell’imperatore Augusto Valente nel 368. Una volta che l’acqua giungeva in città, essa arrivava nelle cisterne sotterranee, come nella Basilica Cisterna. Fu il principale sistema di fornitura di acqua nel periodo tardo antico e medievale, per la città di Costantinopoli. Oggi di questo grande acquedotto sopravvivono 921 metri dell’originale lunghezza.

Scuola Greco-Ortodossa di Fener; la gente del quartiere chiama castello rosso e scuola rossa. Fu fondata nel 1881 dalla comunità greca. Divenne presto la scuola delle più importanti delle famiglie greche e di quelle cristiano ortodosse. La grande cupola in cima all’edificio è usata come osservatorio per i corsi di astronomia. Oggi la scuola insegna tutte le materie richieste dal ministero dell’istruzione turco aggiungendo anche lingua greca, letteratura greca e religione. Visita da fuori.

Patriarcato Greco-Ortodosso; fu sede del patriarca della chiesa greco-ortodossa dagli inizi del XVll. secolo. Nel salire i gradini per entrare nel patriarcato atraverso una porta laterale, si nota che la porta principale é saldata; ciò é avvenuto in memoria del patriarca Gregorio V, che fu impiccato proprio qui per tradimento nel 1821, dopo aver spronato i greci a rovesciare il governo ottomano, all’inizio della guerra d’indipendenza greca. Al centro del patriarcato si trova la chiesa basilicale di San Giorgio, che risale al 1720 ma contiene reliquie e arredi molto antichi,

Chiesa in Ferro (Chiesa Bulgara di San Stefano); conosciuta anche come la chiesa in ghisa, é unica nel suo genere; é interamente in ferro, comprese le colonne, le gallerie interne, il sofitto e i muri. Fu costruita a Vienna in una fabbrica nel 1896, trasportata pezzo per pezzo fino al Corno d’Oro e assemblata in loco. Tutte le parti erano fissate con dadi, bulloni, rivetti o saldature. La chiesa che digrada verso verso la costa del Corno d’Oro, si trova in un grazioso piccolo parco ricco di piante,

Fatih, Fener e Balat; come appre chiaramente a chi visita questi quartieri, nei secoli successivi dopo la caduda di Costantinopoli, ebrei e cristiani costituivano circa il 40 % della popolazione di Istanbul. A partire dall’epoca bizantina Balat ospitò ebrei greci, ai quali si unirono nel XV secolo gli ebrei spagnoli. Fener divenne un’enclave greca nel primo XVI secolo e numerosi facoltosi residenti ottennero posizioni importanti all’interno dell’Impero Ottomano. Fatih é una zona legata alla tradizione islamica radicale di Istanbul, in cui si incontrano molti più fedeli che in qualsiasi altra zona di Istanbul. I tre quartieri sono aree residenziali, le cui strade sono straripanti di file di panni stesi al sole di bambini che giocano,

Chiesa di San Salvatore in Chora; è considerata uno dei più importanti esempi di architettura bizantina sacra ancora esistenti, nata come chiesa ortodossa. Nel XVI secolo la chiesa fu trasformata in moschea dal gran visir Ali Pascià, e divenne museo statale nel 1958. A causa della contrarietà islamica, le figure umane, i mosaici e gli affreschi furono ricoperti di calce, ma non distrutti. L’interno è decorato con mosaici e affreschi, considerati fra le massime espressioni dell’arte bizantina, che rappresentano l’Incarnazione e la Salvezza, nella cappella funeraria il motivo iconografico è centrato sulla Risurrezione.

Le Mura di Costantinopoli; sono un’imponente opera di architettura militare bizantina, la più grande dell’Impero bizantino. Edificate in pietra, circondavano e proteggevano la città di Costantinopoli. Sono considerate una delle opere militari dell’antichità più imponenti e complesse mai realizzate. Erano considerate inespugnabili tanto che, persino durante l’ultimo assedio condotto dai turchi, i cannoni di nuova concezione appositamente realizzati non furono del tutto efficaci nell’aprire una breccia nelle mura bizantine.

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